Progetti realizzati durante il nostro cammino insieme…

Sostegno al Centro Don Bosco “Ngangi” (2000-2009): Goma – REP. DEM. DEL CONGO

Al Centro Don Bosco di Ngangi, nei pressi di Goma al confine con il Rwanda, ci si prende cura da oltre vent’anni dei bambini in difficoltà, dei ragazzi di strada e dei bambini soldato.

La struttura accoglie più di 3.000 bambini e ragazzi.

 

Sostegno a ‘Casa Asti’ (2003-2008): Tegucigalpa – HONDURAS

Da 5 l’associazione sostiene tramite donazioni periodiche ed ‘adozioni a distanza’ l’istituzione ‘Casa Asti’, centro di accoglienza per bambini di strada e ragazze madri di Tegucigalpa, capitale dell’Honduras, gestita dalla nostra concittadina Susanna Arrighi.

  

Progetto Acqua (2003): Masisi – REP. DEM. DEL CONGO

Durato tre mesi, il progetto ha portato alla realizzazione di 10 sistemi idrici in altrettanti villaggi della zona di Masisi, RDCongo, in collaborazione con l’Ong locale SEDI.

 

Sala Polivalente (2004): Patujusal – BOLIVIA

Patujusal è un villaggio Campesino situato agli inizi della foresta amazzonica, nel dipartimento di S.cruz de la Sierra , Bolivia. Attraverso la realizzazione di questo progetto si è potuto dotare la Comunità di Patujusal di una “Sala Polivalente” che viene tutt’ora utilizzata come luogo per incontrarsi nelle riunioni della comunità, Chiesetta e piccolo ambulatorio medico. E’ tutt’ora l’unica costruzione, a parte l’aula dove i bambini si recano per assistere alle lezioni di scuola, in mattoni.

Si è voluto, attraverso il progetto, responsabilizzare questa comunità che risulta essere una delle più distanti dalle vie di comunicazione trafficate e di conseguenza un po’ isolata da tutti i canali di comunicazione.

  

Radio Patujusal (2005): Patujusal – BOLIVIA

La nascita di questo progetto è dovuta alla difficoltà di comunicazione, caratteristica molto diffusa nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS), di questa come molte altre comunità che vivono tutt’oggi in condizioni di estrema povertà, dove l’accesso all’acqua è “garantito” da troppo pochi pozzi a “manovella” e l’unico “punto luce” è assicurato” da un pannello fotovoltaico ubicato presso la scuola…

Una delle problematiche più critiche risulta essere la situazione sanitaria: l’unico contatto con un medico risulta essere quello con il “vacunero” che circa una volta all’anno è incaricato dallo “stato”  di girare tutte le comunità per vaccinare i bambini… Da qui l’esigenza di installare una radio-trasmittente per poter comunicare con il più vicino centro di presidio medico (circa 80 Km ) qualora ci siano emergenze, di natura medica o di altro genere (i.e. inondazioni etc).

Grazie a questa radio ad oggi diverse persone hanno potuto essere raggiunte dal personale medico e trasportate, nei casi più gravi, presso il presidio per ottenere le cure di cui necessitavano.

  

Mucca Salute (2006): Goma – REP. DEM. DEL CONGO

La zona interessata da questo progetto risulta essere Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. Attraverso questo progetto, consistente nell’acquisto di 20 di mucche da latte, si è voluto far fronte al fabbisogno di centinaia di bambini abbandonati che vivono nel Centro Salesiano di Goma.

Questi bambini, per lo più orfani di guerra sono i primi beneficiari dell’allevamento delle mucche: grazie a queste mucche infatti possono almeno avere una tazza di latte al giorno, elemento essenziale, a tutti i bambini del mondo, per la crescita.

Si sta valutando la possibilità di inviare macchinari adatti per la produzione di formaggio e yogurt.

  

Vivienda para ancianos (2006): Yapacanì – BOLIVIA

Questo progetto, situato nel villaggio di Yapacanì, è dovuto alla particolare posizione del villaggio stesso. Immaginate l’unica “strada” (almeno qualcosa di simile) asfaltata che collega la città di S. Cruz de la Sierra (motore economico del paese) alla città di Cochabamba (una delle zone più ricche da parte del punto dei vista agricolo della Bolivia). Questo villaggio è un punto “strategico” in quanto posto ad un centinaio di Km da S.Cruz è teatro di “bloqueo” (scioperi consistenti nel blocco totale della strada) consistenti nella paralisi della circolazione della merci tra le due città. I bloqueos nascono principalmente a seguito di situazioni che sono diventate con il passar del tempo insostenibili come ad esempio il tentativo da parte di alcune multinazionali di privatizzare (= negare l’accesso per la popolazione più povera) all’acqua o il tentativo di cambiare la situazione di sfruttamento delle risorse minerarie boliviane (principalmente costituite da gas e petrolio) sempre da parte delle multinazionali che fino a non  molto tempo fa applicavano rapporti del tipo (87/13. Conseguenza immediata di questi bloqueos è la presenza ai lati della strada di persone, per lo più anziane, che protendono mani troppo magre verso le cabine degli autotrasportatori chiedendone l’elemosina, in fondo passano da casa loro in quanto loro, ai bordi di quella strada, ci vivono.

Da qui il progetto per la costruzione di un ricovero per anziani in grado di poter dar loro almeno un tetto dove potersi riparare e dove poter cercare in qualche modo, coltivando un pezzetto di terra, allevando qualche animale, di non dover ricorrere all’elemosina come unica fonte di sostentamento.

  

Parque Infantil (2007): Yapacanì – BOLIVIA

Il progetto è stato avviato nell’estate 2007. Si tratta della costruzione di un parco giochi per la comunità di Yapacani ove i bambini e i ragazzi possano usufruire di uno spazio protetto per giocare e conoscersi. Il finanziamento è stato utilizzato per:

riqualificazione dell’area (sistemazione piano giochi in erba, gettata di cemento per la parte il battuto, recinzione e cancelli)

acquisto di giochi stile “giardini pubblici” (2 altalene, 2 giostre girevoli, 2 scivoli, 4 “animali a molle”)

 

Strada per Patujusal (2007/2008): Patujusal – BOLIVIA

Questo progetto, realizzato in parte con il finanziamento stanziato dall’associazione e in parte con il contributo delle “famiglie” di Patujusal, è servito per la risistemazione della strada che collega le comunità di “Los Pozos” e Patujusal.

Il tratto interessato, di circa 8 Km, consisteva in una strada “bianca” (terra) che è stata sistemata attraverso una livellazione della stessa, l’apporto del “ripio” (pietre atte a consolidare lo stato della strada in caso di pioggia) e la costruzione di n. 4 ponticelli al fine di poter permettere la fruizione di rigagnoli al di sotto del piano stradale.

Questa strada è l’unica via di comunicazione per la comunità di Patujusal ed è indispensabile per il trasporto della soia, del riso e delle arance, coltivazioni fortemente presenti nella zona su cui si basa l’economia del villaggio.

Precedentemente all’intervento eseguito, in caso di pioggia, soprattutto tra i mesi di  dicembre e marzo, era molto difficoltoso (e talvolta impossibile) percorrere questa via di comunicazione sia per quanto riguarda il trasporto delle merci che per quanto riguarda il transito dei veicoli di soccorso in caso di emergenza.  

 

Progetto Scuola Elementare “Buka” (Risveglio) (2008): Katanga – RE. DEM. DEL CONGO 

La situazione della zona, lontanissima dalle grandi città e dalle maggiori vie di comunicazione, è contraddistinta da un grado estremo di povertà e di mancanza delle infrastrutture basiche.

Come spesso avviene, i missionari si occupano in primo luogo dei bambini, della loro scolarizzazione, dell’educazione, dell’insegnamento pratico e teorico e della loro salute.

La scuola Buka ha sede nel centro di Kipushya e serve una quindicina di villaggi, per un totale di 450 bambini distribuiti in 10 classi. I bambini dovrebbero essere, contando quelli tra i 6 ed i 13 anni, almeno 700-750, ma in molti casi è difficile convincere le loro famiglie a mandarli a scuola … ci sono ostacoli politici, tradizionali, culturali !!!

Gli edifici sono in degrado e sono necessari costanti sacrifici, anche da parte dei due o tre missionari presenti in zona (25 anni fa c’erano due intere comunità di salesiani); i sentieri per raggiungere la scuola sono spesso in cattivo stato, e specialmente nella stagione delle piogge (novembre-marzo). A Kipushya niente telefono, luce elettrica da pannello solare e per la corrispondenza, senza servizio statale, ci si affida ai passanti ed alla fortuna.

La situazione dei bambini della zona ed il la loro possibilità di frequentare serenamente la scuola si scontrano con questi ed altri ostacoli, ma per tutti coloro che ci riescono, è necessario garantire l’educazione all’igiene e le strutture per metterla in pratica … si tratta di bambini spesso soggetti a infezioni di ogni tipo, diarree, denutrizioni, etc.etc.

La necessità più urgente per la scuola Buka è quindi quella di (ri-)costruire servizi igienici in muratura e funzionanti.

Nello specifico, ciò che si vuole realizzare è una struttura munita di:

15 box con porte semplici e robuste, pozzo per attingere l’acqua con pompa a pannello solare, cisterna elevata per riserva d’acqua per la pulizia dei box e dei bimbi, fossa settica, tetto per coprire i 15 box e tragitto dalle classi all’esterno 10 m ca.

 

Sostegno Ospedale per bambini denutriti (2009): San Carlos – BOLIVIA

La struttura assiste e cura i bambini denutriti dell’intera area circostante San Carlos, bambini che hanno bisogno di ogni cura e attenzione.

Oltre alla struttura ospedaliera in grado di accogliere all’incirca 40 bambini, il centro si occupa di educare e sensibilizzare le famiglie sul tema della malnutrizione.

 

Progetto Sistema Radio Ichilo (2010): Ichilo – BOLIVIA

Si tratta di un intervento che aiuterà le comunità ad integrarsi nella rete di comunicazione della Radio Television Ichilo, e permetterà cosi agli abitanti delle comunità rurali più distanti di comunicare, richiedere ed esprimere bisogni e necessità. Altrà opportunità sarà quella di poter leggere avvisi, comunicati e altro, aiutando la gente ad uscire dall’isolamento in cui vivono.

 

Progetto di approvvigionamento idrico nella Regione del Meru (2011): Meru – KENYA

Progetto realizzato in collaborazione con l’ONG LVIA, nel Distretto del Meru, zona semi-arida a nord del monte Kenya e della capitale Nairobi.

Il progetto è finalizzato all’ampliamento di un acquedotto, alla costruzione di vasche di depurazione per migliorare la qualità dell’acqua e alla formazione di comitati di gestione locali in grado di gestire, mantenere e sviluppare il progetto stesso.

 

Emergenza Corno d’Africa (2011): ETIOPIA – KENYA

Il progetto mira al superamento dell’emergenza siccità che ha colpito il Corno d’Africa, in collaborazione con l’ONG LVIA.

In Etiopia prevede interventi sanitari e nutrizionali nell’area più colpita del Paese a beneficio di circa 7200 bambini e la distribuzione di sementi per ristabilire le capacità produttive della zona.

In Kenya, nel Nord del Paese, il progetto prevede il ripristino e la riabilitazione di pozzi profondi, unica risorsa disponibile al momento, cosi da sopperire alla mancanza d’acqua.

 

Sostegno per emergenza al Centro Don Bosco “Ngangi” (2012): Goma – REP. DEM. DEL CONGO

Nonostante gli accordi di pace firmati appena due anni fa, l’area del Kivu nella Repubblica Democratica del Congo è di nuovo sotto assedio occupata da migliaia di militari, di guerriglieri e truppe irregolari che si fronteggiano e combattono per ottenere lo sfruttamento dell’immenso patrimonio di risorse minerarie della Regione, uno dei più importanti al mondo.

Al Centro Don Bosco di Ngangi, nei pressi di Goma al confine con il Rwanda, dove ci si prende cura da oltre vent’anni dei bambini in difficoltà, Padre Mario Perez – direttore della struttura – oggi accoglie più di 3.000 bambini e ragazzi.

Con l’acuirsi degli scontri ogni giorno suonano alla porta del Centro 800 nuovi bambini e ragazzi, spesso figli degli sfollati che vivono a ridosso del Centro Don Bosco, ragazzi-soldato e ragazze vittime di violenza.

Il problema è stato aggravato dalla sospensione temporanea del sostegno che il PAM (Programma Alimentare Mondiale) garantiva al centro in termini di derrate alimentari e fondi per garantire una  nutrizione sufficiente ai ragazzi e bambini ospitati.

“Nonostante il silenzio piombato sulla vicenda congolese, in Congo si spara e si muore ancora, e soprattutto i bambini non possono andare a scuola, non hanno un posto per dormire e neanche di che sfamarsi”.

Il silenzio sulla guerra da parte dei media è assordante e colpevole, nasconde e giustifica le scelte miopi politiche ed economiche dell’Occidente ai danni di una popolazione che vive su una terra tra le più ricche di risorse minerarie del mondo.

 

Progetto Scuola (2013): Yapacani – BOLIVIA

La maggior parte delle comunità della zona sono isolate e senza acqua potabile, elettricità e trasporti pubblici. La popolazione rurale di Yapacanì vive sotto la soglia di povertà, con il 68% della popolazione delle comunità più remote al di sotto della soglia di povertà estrema.

La “Casa Don Bosco” è un istituto che ospita e supporta bambini, giovani, uomini e donne con un livello vicino alla soglia di povertà provenienti dalle aree rurali di Santa Cruz e di altri dipartimenti come La Paz e Cochabamba, e attualmente ospita 50 ragazzi (21 ragazzi e 29 ragazze) tra i 10 e i 16 anni.

Da qui nasce la necessità e l’importanza di fornire migliori opportunità per la loro scuola e la formazione tecnica ai bambini poveri nelle comunità rurali di Yapacaní, iinanzitutto migliorando le strutture scolastiche rendendole più agevoli e fruibili.

Il progetto prevede il rifacimento dei servizi igienici e della tettoia antistante la Scuola Don Bosco e  la costruzione di un’aula studio cosi da dare l’opportunità di studiare a tutti i ragazzi che frequentano la scuola.

 

Progetto idrico nella Regione del Meru (2013): Meru – KENYA

La zona di realizzazione del progetto è il Distretto di Isiolo, nella zona Nord del Kenya, zona classificata come ASAL (Arid and Semi Arid Land), area con un forte problema legato alla scarsità di risorse idriche, che si ripercuote sulla popolazione locale, sull’allevamento e sulla coltivazione agraria.

Le piogge che hanno colpito la regione hanno inondato tutta la zona di Hawaye, in quanto il paese si trova sulle rive dell’Ewaso Nyiro, l’unico fiume che attraversa la contea di Isiolo, e ha completamente intasato il pozzo esistente.

Il progetto prevede la realizzazione di un pozzo superficiale a Hawaye, 250 km a nord-est di Isiolo, cosi da garantire un accesso all’acqua alla popolazione locale.

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