RWANDA 2015/2016 – Grain de Sénéve Rwanda
Abbiamo scelto di sostenere l’attività svolta dall’associazione “Grain de Sénéve Rwanda”, nata grazie a un percorso durato 10 anni e che oggi vede attivi, in prima persona, educatori di Nyakinama e Rubengeri nell’attività di formazione e coinvolgimento degli orfani, dei ragazzi di strada e della popolazione locale
I PROTAGONISTI
Il genocidio del 1994 ha devastato tutte le aree del Paese, lasciando al proprio destino decine di migliaia di orfani.
Una parte di loro ha trovato accoglienza presso altre famiglie, prestando il proprio lavoro nei campi. Altri hanno invaso le strade delle città, vivendo di elemosina, criminalità e prostituzione.
Il progetto si rivolge a bambini e giovani, dai 4 ai 20 anni, e alle loro famiglie, naturali o “adottive”.
CAMPI DI INTERVENTO
Grain de Sénéve sostiene il coinvolgimento scolastico degliorfani e dei ragazzi di strada, dalle scuole materne a quellesuperiori, sino all’avviamento professionale. Parallelamente lavora con le famiglie affinché nascano progetti di microcredito e fondi comuni di investimento per il rilancio e lo sviluppo agricolo e produttivo. Lo scopo ultimo dell’associazione è la riacquisizione della dignità di persona.
IL NOSTRO CONTRIBUTO
Con i fondi che sapremo raccogliere nel corso del 2016
sosterremo la continuazione dell’attività di una scuola materna
che rischia di chiudere. Il nostro intervento permetterà ad un
centinaio di bambini di poter avere ancora accesso alla scuola e
alle attività extra-scolastiche, coprendo le spese materiali e lo
stipendio di maestri ed educatori.
AREA DI INTERVENTO
Il Distretto di Musanze si trova a nord del Rwanda, al confine con il Congo, ed è una delle aree più colpite dal genocidio del 1994.
Grain de Sénéve opera principalmente nelle aree di Ruhemgeri e Nyakinawa, una zona collinare a forte vocazione agricola e turistica (nella zona si concentrano il maggior numero di gorilla di montagna dell’Africa).
Contrariamente all’idea comune di Africa, la popolazione dell’area (e in generale del Rwanda) è molto introversa e riservata, anche in virtù delle tragedie di cui è stata protagonista, sebbene non manchi una forte tradizione musicale e folcloristica.
IL GENOCIDIO DEL 1994
Per secoli le tre tribù ruandesi Hutu (85%), Tutsi e Twa condivisero la stessa cultura, lingua e religione. Nel 1916 il Belgio assunse il controllo del Rwanda al posto della Germania ed instaurò un rigido sistema coloniale di separazione razziale e sfruttamento. Concedendo ai Tutsi la supremazia sugli Hutu, alimentarono un profondo risentimento tra la maggioranza Hutu.
Nel 1959 i Belgi cedettero il controllo del Rwanda alla maggioranza Hutu. Con l’indipendenza ebbe inizio da parte delle istituzioni un lungo periodo di segregazione e massacri anti-Tutsi. Centinaia di migliaia di Tutsi e Hutu furono costretti all’esilio. Nel 1988 alcuni rifugiati diedero vita ad un movimento di ribellione chiamato Fronte Patriottico Rwandese rivendicando la loro patria. Nel 1990 dalla sua base in Uganda l’RPF sferrò un’offensiva contro il governo rwandese che fu fermata con l’aiuto militare francese e belga. Un periodo funesto di guerre e massacri continuò fino al 1993, anno in cui le Nazioni Unite negoziarono un accordo che spartiva il potere tra le parti. Quando l’accordo era sul punto di essere firmato, l’aereo che trasportava il presidente rwandese a Kigali esplose in circostanze non chiare. Le tensioni fin lì più o meno latenti esplosero e tra il 6 aprile e il mese di luglio del 1994 ebbe luogo quello che viene chiamato il “Genocidio del Rwanda”, dove venne massacrato un numero di persone vicino al milione.
Scarica la brochure pdf del progetto:
Sito internet dell’Associazione sostenuta: